Gli impianti geotermici producono sia rifiuti liquidi che solidi, derivanti dalla costruzione, dall'esercizio e dalla manutenzione dell'impianto, oltre ai rifiuti domestici del personale. La natura dei rifiuti è molto varia, si va dai rifiuti domestici (carta, spazzatura, ecc.), plastica da imballaggi, carburante e lubrificante usato per i motori, acciaio, rame e metalli di scarto o rifiuti pericolosi da tubi, filtri e altri attrezzi smaltiti dai siti, rifiuti chimici, materiale inutilizzato per la costruzione di edifici o strade e acque reflue, terra e rocce scavate derivanti dalla costruzione dell'impianto, legname di scarto, materiali gommosi, filtri e materiali contaminati da olio lubrificante.
Gli effetti ambientali negativi della produzione di rifiuti di superficie, che si possono incontrare in qualsiasi altra attività industriale, sono regolati da una direttiva europea e dalla legislazione nazionale. Quelli legati allo sviluppo geotermico sono limitati nel tempo e nei volumi. Essendo i rifiuti evacuati e riciclati o trattati, le conseguenze dirette sugli esseri umani, sugli ecosistemi e sull'atmosfera sono quasi inesistenti. Gli sforzi di ricerca e innovazione stanno anche migliorando l'applicabilità e l'uso di materiali/rifiuti riciclati/secondari negli impianti geotermici, favorendo l'integrazione della geotermia nell'economia circolare.
In questa scheda sono considerati solo i rifiuti prodotti dalle attività di superficie. Vedere Effusioni liquide e solide in superficie o Degassamento per il materiale di scarto proveniente dal sottosuolo, come fanghi di perforazione, cuttings, scarto di fluidi geotermici.
La tabella che segue fornisce una panoramica di questo argomento in termini di valutazione del rischio e dell'impatto, vale a dire le sue cause, le conseguenze, le fasi interessate, i contesti di influenza o le principali misure di monitoraggio e mitigazione che possono essere adottate.
